NUOVA TECNOLOGIA PER E-BIKE: ECCO IL PUNTONE IN NYLON, NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA ACERBIS E RADICIGROUP

Dalla collaborazione tra Acerbis e RadiciGroup un prodotto inedito per il settore delle due ruote elettriche, più leggero e con prestazioni tecniche elevate.
Utilizzato per alcuni modelli di bici Trail e
Enduro marchiati Fantic
A voler utilizzare per prima questo componente
innovativo, frutto di un accurato lavoro di ricerca e sviluppo, è stata Fantic,
azienda italiana specializzata nella produzione di motociclette e biciclette
elettriche: ha scelto di montare il nuovo puntone su alcuni modelli di bici Trail
e Enduro che sono stati presentati in anteprima a EICMA 2022 e che ora sono già
in produzione e disponibili per l’acquisto.
«Essendo un componente
strutturale che fa parte del telaio della bici – ha detto Claudio Ghilardi, CAE Analyst, Marketing and Technical
Service di RadiciGroup High Performance Polymers – abbiamo proposto un materiale speciale su base poliammide 66 rinforzato
con fibra di vetro, proprio per fare in modo che il prodotto possa resistere alle
continue e forti sollecitazioni a cui sottoposto. Oltretutto con questa
soluzione le proprietà meccaniche, quali rigidezza e resistenza, sono meno
influenzate dall’assorbimento di umidità. Grande attenzione è stata però
dedicata anche alla resa estetica, tant’è che il materiale garantisce un ottimo
aspetto superficiale, è stabilizzato ai raggi UV ed è studiato per resistere
nel tempo all’esposizione a eventi atmosferici».
L’utilizzo dei compound RadiciGroup consente
una riduzione del peso del 10% del componente ed evita il processo di
verniciatura, attualmente utilizzato per il componente in metallo, migliorandone
quindi anche le performance ambientali.
I tecnopolimeri di RadiciGroup, infatti, sono colorati in massa, ovvero
nella fase di estrusione del materiale: questo significa avere già il
componente “pronto all’uso” al termine della fase di stampaggio a iniezione,
con una resa superficiale eccellente. Una delle richieste principali era
proprio legata all’alto livello estetico e alla possibilità di soddisfare
geometrie complesse, in linea con l’eleganza e lo stile dei prodotti Fantic.
È stato dunque possibile arrivare a questo risultato grazie alla stretta collaborazione tra Acerbis, Fantic e RadiciGroup in tutte le fasi di del progetto, dal design del prodotto alla formulazione del materiale, dalla creazione dello stampo al processo di stampa a iniezione, fino alle prove di utilizzo del componente montato su e-bike. Una catena di fornitura completamente italiana e veloce che ha permesso di superare i severi test eseguiti presso i laboratori del cliente di ben 10 volte rispetto al requisito iniziale.
«Questa partnership tra aziende italiane – ha sottolineato Guido Acerbis, CEO di Acerbis - rappresenta per noi l’apertura verso un
nuovo modo di pensare i prodotti che, condiviso con i nostri partner, ci
permetterà di accelerare alcuni reshoring produttivi verso l’Europa. Il
progetto ci ha permesso di attuare il metal replacement reingegnerizzandolo e
migliorandone la sua funzione; semplificando e accorciando i tempi di
produzione abbiamo aumentato la quantità di prodotti immessi nel mercato in tempi
brevi».
Per questo progetto RadiciGroup ha messo in campo il
suo “Engineering Service”, un servizio che consente, attraverso l’uso di
un sistema di simulazione numerica al computer (CAE), di prevedere il
comportamento del materiale in fase di stampaggio e la risposta meccanica dei
manufatti già nelle primissime fasi del loro sviluppo, in modo da consentire
l’ottimizzazione della loro geometria e delle performance tecniche. Uno
strumento che, avvalendosi inoltre delle competenze e dell’esperienza degli
specialisti RadiciGroup contribuisce ad affermare il successo nei progetti innovativi,
inclusi quelli di metal replacement.
Un prodotto realizzato seguendo la strada del metal replacement consente un minor numero di lavorazioni, processi produttivi meno energivori, prodotti più leggeri e minori costi di trasporto, determinando riduzioni delle emissioni complessive di CO2 equivalente.
L’innovativo
puntone contribuisce quindi a ridurre anche
l’impatto ambientale della bici e può, a fine vita, essere recuperato per essere completamente riciclato meccanicamente
essendo il risultato di una progettazione attenta al concetto di EcoDesign, alimentando
un sistema virtuoso di riciclo del nylon per un’economia
all’insegna della circolarità.